Giovedì 22 giugno riapre al culto la chiesa di San Giovanni Battista di Alessandria della Rocca alla presenza di sua Ecc. Rev.ma Mons Carmelo Ferraro, nostro Arcivescovo-Metropolita.

Dopo mesi di restauro, finalmente la piccola chiesa torna agli antichi splendori: i lavori inizialmente erano volti a scostare le pareti dell'edifìcio sacro a causa dell'umidità; successivamente, in corso d'opera, si è proceduto al ripristino dei colori delle pareti e della volta ed al rinvenimento di vari festoni e decori, che hanno dato alla chiesa un aspetto straordinario che doveva essere molto simile a quello originario.

Il tutto è stato voluto dal comitato dei festeggiamenti in onore del Santo, presieduto dal parroco don Filippo Barbera, grazie principalmente all'apporto economico del comitato degli anni precedenti ed anche a quello di tanti alessandrini. La chiesa, intitolata a San Giovanni Battista, compatrono della cittadina di Alessandria della Rocca, unitamente alla Vergine SS.ma della Rocca, risale alla prima metà del seicento: infatti, nel 1640, previa concessione dell'allora baronessa donna Elisabetta Barresi signora di Alessandria della Pietra, e dell'arciprete don Onofrio Anzalone, si iniziò la sua costruzione. L'interno si presenta ad una sola navata con pareti laterali arricchiti da festoni in gesso decorati con foglie e frutti, mentre la volta è abbellita da stucchi in rilevo che raffigurano volti d'angelo, motivi floreali e un agnello in oro.

L'altare principale ospita, appunto, il simulacro di san Giovanni, scultura lignea risalente alla fine del settecento, che raffigura il santo con addosso una pelle di agnello ed un manto rosso bordato in oro e con in mano una pecorella. La devozione degli alessandrini per San Giovanni è grande: la tradizione popolare lo vuole protettore della testa e per questo il 24 giugno tutti i fedeli portano in chiesa del pane, che raffigura la testa del Santo, che verrà benedetto e distribuito a tutti i presenti.

Nino Raineri
Giusy Cusmano